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RETRO DI COPERTINA Ancora una volta la vita tranquilla
di Albino Guidi viene sconvolta dall’intromissione di Atena. La
dea lo esorta a fare teatro con una filodrammatica speciale, della quale
entra a far parte una titanide in fuga da Ares.
Il dio trova alleati in paese, cinici e ipocriti.
La battaglia di Albino riguarda non solo la libertà di espressione,
ma gli ideali di un mondo tollerante e giusto. Lo spettacolo straordinario
che alla fine presenta alla popolazione è un inno ai valori veri,
non quelli conclamati da tribune e pulpiti.
BANDELLA
“Io non voglio diventare vittima del potere. Che sia detenuto da
uomini o da dei è indifferente, sia gli uni sia gli altri sono
meschini e mediocri. Perché così avviene, che il potere
finisce sempre nelle loro mani, nelle mani dei peggiori. Io voglio vivere
così, tra la gente pacifica. Voglio vivere, Albino, e come Armonia
mi è concesso. Come titanide no.” |
RECENSIONE IBS
betti (26-03-2011)
Vita di gente in carne e ossa, nel paese, carne avida e ossa forti; gente
corazzata di egoismo e armata di ambizioni da soddisfare, costi quello
che costi (agli altri). L'apparenza bonaria della provincia dissimula
sguardi ferini, musi di topo, mani unghiate. In un gioco di specchi spezzati,
appaiono e scompaiono i riflessi inquietanti della cattiveria. I peccati
capitali fanno capolino tra la passeggiata in piazza e l'incontro di beneficenza;
il resto è becera ignoranza o pavido perbenismo. Poi ci sono gli
altri: quelli che non urlano, non aggrediscono, neppure si lamentano dei
colpi casuali inferti da un fato insensato e insensibile. Tra i miti fioriscono
l'onestà dei sentimenti, l'amicizia e la compassione, il piacere
di stare insieme e di fare insieme qualcosa di bello. Ma è nel
loro sangue innocente che si bagna le mani una violenza cui sembra non
ci sia scampo. I significati, profondi e commoventi, emergono da una scrittura
che procede con la fluidità di un concerto d'archi; che accende
con un'unica pennellata la vita di un personaggio; che sa scolpire la
realtà in una prospettiva di piani diversi ma collegati. Superando
i confini del reale o del realistico e dando corpo alla realtà
dell'immaginazione, la scrittura rivela il suo primigenio e più
alto valore di parola creatrice. Da leggere.
Voto: 5 / 5 |