Non manca molto al futuro raccontato nel romanzo. Un futuro di degrado sociale assoluto. Lo strapotere di una dittatura nemmeno nascosta dietro ipocrisie di rito ha consegnato il mondo a un’elite. Niente di nuovo, viene da dire. La novità è rappresentata dalla comparsa, nel deposito di auto rottamate custodito dall’anziano Duilio, di una novantenne che di sé conosce solo il nome: Racheles. Vecchia, ma forte. Tanto da smontare veicoli e uccidere mostri a mani nude. Insomma, un Eracle al femminile mandato a purificare di nuovo la terra. Non Euristeo ne determina il destino, ma la governatrice Minerva. Alle sue dipendenze, subendone i ricatti, Racheles sviluppa una coscienza sociale che la conduce addirittura ad abbandonare l’idea di uccidere, per abbracciare quella di una rivoluzione da fare insieme ai reietti.

ERETICA Edizioni, 2018

 

Periferia di Milano, anno 2030. Duilio, il custode del deposito di auto rottamate, trova una novantenne discinta dal brutto carattere. Pensa che sia una senzatetto e le offre ospitalità. Scopre poi che la sconosciuta possiede una forza spaventosa e, cosa che lo inquieta ancora di più, che ringiovanisce dopo ogni “impresa”. Si chiama Racheles e dopo che ha ucciso un mostruoso cane-leone viene ingaggiata dalla potente Minerva, la governatrice della Regione Settentrionale. Per lei uccide l’Idra, un mostro delle fogne. Cattura la cerva d’oro. Risolve il problema dell’invasione dei cinghiali. Minerva medita di demolire il deposito e l’agglomerato urbano che costituisce il mondo di Duilio, e ora anche di Racheles. I due le dichiarano guerra, affiancati da Fosco, un investigatore, e da Glider, un giovane hacker. Traslocano la comunità a Muregocio (Mergozzo), zona dichiarata off-limits da Minerva, che l’ha cancellata perfino dalla memoria collettiva. Faceva parte della Repubblica dell’Ossola e di nuovo, dai monti, scendono disobbedienti pronti a opporsi alla dittatura. Racheles ha sempre avuto la consapevolezza di essere tornata in vita per uccidere qualcuno. Pensava che il suo obiettivo fosse lo scienziato Nefesto. Scopre che si tratta invece di Minerva, sua madre. Ma non la ucciderà. La combatterà.