Aquilino, Orrendi per sempre, illustrazioni
di Jacopo Bruno, Milano, Giunti Junior, 2010, |
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PANAMERICANA EDITORIAL ha pubblicato tutti e tre i volumi |
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L'incipit di "Nelle miniere |
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Il terzo capitolo di una storia divertente e accattivante. I nostri Orrendi
sono venuti a conoscenza del pericolo in cui si trova una bambina, ma
il messaggio è arrivato a loro da un'altra epoca! |
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Il libro di Aquilino, pubblicato da Giunti, è il terzo
della serie Orrendi Per Sempre, collezione che ha per eroi cinque ragazzini
speciali. Un racconto piacevole con un messaggio forte e chiaro: la diversità
non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne
un punto di forza Milan o, 6 febbraio 2012 - Le "Miniere di Molooc" di Aquilino, appena pubblicato da Giunti, è il terzo della serie Orrendi Per Sempre, collezione che ha per eroi cinque ragazzini speciali, emarginati dai compagni perchè totalmente diversi da tutti gli altri bambini: una è morta, una dà la scossa, uno è maciullato e non guarisce mai delle sue ferite, e quello che li riunirà grazie ad una preziosa invenzione è un genio bambino senza le gambe. A questi strani personaggi si uniranno poi un velociraptor scheletro e tre cani "zombilupo".Ma le loro diversità saranno molto utili per fargli fare squadra, diventando veramente eroi. E lo scopo di questo gruppo di amici? Semplicemente quello di aiutare bambini in difficoltà, in tutto il mondo. In questo nuovo volume gli Orrendi si trovano a fare un viaggio ancora
più assurdo del solito: Lalla dovrà portarli nel Regno di
Cormundia... nel 1150. Ebbene sì, un viaggio nel tempo, per salvare
un gruppo di bambini perseguitati solo per il colore fulvo dei loro capelli
e ridotti in schiavitù in nome del perfido dio Tritan. |
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sololibri.net - la recensione di Niva Ragazzi Nelle miniere di Molooc di Aquilino, pubblicato da Giunti a Gennaio 2012, è il terzo di una serie che ha per eroi cinque ragazzini speciali, emarginati dai compagni perchè totalmente diversi: una è morta, una dà la scossa, uno è maciullato e non guarisce mai delle sue ferite, e quello che li riunirà grazie ad una preziosa invenzione è un genio bambino senza le gambe. A questi straordinari personaggi si uniranno poi un velociraptor scheletro e tre cani "zombilupo": come non precipitarsi a capofitto in questa storia, e soprattutto, come non provare istintiva simpatia per la volontà caparbia di non nascondersi più, ma di farsi accettare - dopo essersi per primi accettati - dagli altri. E saranno proprio le loro diversità che permetteranno a questi ragazzini profondamente umani nei loro comportamenti e nei loro sentimenti, di fare squadra, diventando veramente eroi, con un motto per contraddistinguerli: "Orrendi Per Sempre". E lo scopo, direte voi, di questa squadra? E’ semplicemente quello di aiutare bambini in difficoltà, in tutto il mondo e quello che è ancora meglio, in tutti i tempi, grazie alla prodigiosa invenzione di Albein, il bimbo senza gambe, il genio che ha inventato Lalla, una cabina telefonica che interagisce con lui e con i bambini che trasporta: quindi, non una semplice macchina, ma "una macchina che ci mette in comunicazione con bambini in pericolo, solo che adesso può teletrasportare anche nel tempo...".. Una macchina del tempo, direte voi, già visto e rivisto; ma non è così, perché "non la può usare un adulto e non teletrasporta se non c’è un bambino in pericolo, quindi non è una vera e propria macchina del tempo..." In questo specifico volume la banda degli Orrendi viene chiamata a salvare, in un tempo e in un mondo particolare, i bambini che hanno i capelli rossi e solo per questa diversità vengono imprigionati dal perfido Molooc e mandati nelle sue miniere a scavare fino a morire di stenti. Con l’aiuto di un nano forzutissimo dal carattere impossibile, un drago cucciolo che ha nostalgia del suo amico e della sua mamma, gli Orrendi non arretreranno davanti a nulla per portare aiuto ai bambini e ai loro genitori e annientare così la tirannia di Molooc. Un racconto piacevole e facile da leggere, che avvince senza annoiare, umorismo e avventura a piene mani e un messaggio che passa forte e chiaro: la diversità non è importante purchè si trovi il modo di accettarla e farne un punto di forza per aiutare non solo sé stessi, ma anche gli altri. |
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EVIDENZIA LIBRI Sputalocchio! Bambini! gli Orrendi sono tornati per teletrasportarvi
in una nuova mirabolante avventura. I nostri bislacchi eroi come sempre
rispondono alle richieste di aiuto dei più piccini correndo in
loro soccorso. Per proteggere la piccola Bacca travalicheranno addirittura
i confini del tempo. Lalla, la straordinaria invenzione di Albein, conduce
i nostri paladini a Cormulandia, un regno di cui il ricordo si era perso
nei secoli. Gli Orrendi combatteranno contro la crudeltà del
Granservente Molooc che ha ridotto in schiavitù tanti bambini
dai capelli rossi costringendoli a lavorare nelle sue miniere d’oro.
Tra gli scontri con gli armigeri e le strambe strategie dei nostri eroi
gli “Orrendi X Sempre” stringeranno nuove amicizie con personaggi
davvero singolari: un nano piuttosto ‘fetente’, Nanoz, e
un simpatico cucciolo di drago, Brucio. Ambientazione preferita: è estremamente carina la descrizione
del regno dei nani, la Nanizia. Un posticino davvero pittoresco.
Evidenziato da Ilenia Unida, classe V B, Liceo Scientifico G. Marconi, Sassari. |
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Iacopo Bruno è l'illustratore di "Orrendi per
sempre".
E' nato nel 1964 a La Spezia. Diplomato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Carrrara, nel 1989 si trasferisce a Roma dove comincia la collaborazione con Arnoldo Mondadori Editore illustrando le collane di Urania, Gialli Mondadori e Asimov. Nel 1996 e nel 2000 partecipa al concorso internazionale di illustrazione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna dove viene selezionato. Nel 1998 apre il suo studio a Milano e collabora con le più importanti case editrici italiane. Con le sue illustrazioni sono stati pubblicati oltre 400 titoli in Italia e all’estero. È socio fondatore di Chinino con il quale sviluppa e realizza progetti editoriali per ragazzi. Per Il Battello a Vapore ha illustrato le serie di successo Ulysses Moore, Century e Criptoanimali. Dal 2008 segue la direzione artistica dei progetti editoriali di Atlantyca Entertainment. Nel 2009 ha aperto a Milano insieme a Francesca Leoneschi lo studio DOT di grafica e illustrazione. |
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PICCOLO CAPOLAVORO http://www.anobii.com/books/Orrendi_per_sempre/ |
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http://dito.areato.org Metti insieme una ragazza morta fuori ma non dentro, una elettrica che dà la scossa, un ragazzo supergeniale e disabile e uno maciullato e pesto. E voilà, fatto! Gli “Orrendi per sempre” sono riuniti: 4 ragazzi allontanati dai compagni e rifiutati dalla comunità che condividono forza e debolezza della diversità. Ciascuno a suo modo e per le sue ragioni, sente forte la barriera che gli altri gli frappongono fino a farne a sua volta uno scudo personale. “Bambino…” disse Morta con voce fredda. “Sei sicura di quello che fai? Hai guardato bene come siamo… come siamo fatti?” Esasperati dalla situazione, sono infatti loro stessi, a un certo punto, a fare del loro aspetto repellente un ostacolo ad una condivisione aperta. Non che non tentino di integrarsi, tutt’altro. Solo lo fanno a tentoni, percorrendo strade apparentemente più facili e talvolta palesemente disastrose, come isolarsi del tutto o camuffarsi da ciò che realmente non sono. Fino a che non decidono: basta fingere! Il tentativo di accettazione passerà da quell’istante in poi attraverso la via della valorizzazione delle capacità possedute. Gli Orrendi per sempre rinunciano, infatti, alle coperture posticce per gettarsi a capofitto in missioni ad alto rischio. Ed è lì, finalmente, che il loro potenziale umano, oltre che sovrumano, inizia ad emergere con forza e ostinazione. E’ un libro insieme forte e scorrevole, questo di Aquilino, in cui l’autore mescola fantasia e spunti reali con un certo umorismo e una certa dose di avventura. Le vicende narrate sono infatti avvincenti e in più portano uno sguardo privilegiato sulla delicata questione della differenza e delle implicazioni sociali che essa comporta. Malgrado la commozione calchi ogni tanto la mano, si continua a percepire forte, a filo delle pagine, l’idea che ci sia una differenza tra il difetto e l’handicap, ovvero tra la mancanza e l’impossibilità del fare. Il ruolo che ciascuno di noi può giocare, per evitare che la prima si trasformi nella seconda, appare da subito estremamente influente. “Reginald s’illuminò: la soluzione era così semplice e lui non ci aveva ancora pensato. Ci volle poco per adattare il divano alle esigenze dei due ragazzi.” Come a dire che l’integrazione passa, in fondo, attraverso l’accettazione di sé e attraverso l’attenzione all’altro, nelle piccole come nelle grandi cose. Dalla condivisione dell’esperienza scolastica all’uso di un comune e banalissimo mobile. www.ilsussidiario.net SCUOLA/ Morta, Scossa e Macabro: cosa ci insegnano i bambini "orrendi"? Eppure la scrittura veloce, semplice senza essere banale, mi cattura
subito e mi concede di conoscere meglio i piccoli protagonisti, che da
una parte sembrano, dall’altra sono. Morta di nome e di fatto in
realtà è una bambina che tutti vedono morta, ma che dentro
desidera e sa di essere viva; Scossa è nervosetta, un po’
elettrica, capace di fare venire i capelli dritti a chi osa contrastarla
o sfidarla; Macabro invece è un tenero bambino dalla ferita sempre
aperta, una ferita che cerotti e bende non sono sufficienti né
a coprire né a sanare. Grazie a un ingegnosa invenzione del loro futuro amico (solo la prima
della storia) i tre orribili vengono teletrasportati in una vera casa
dove incontrano Reginald e Annette, papà e mamma di Albein, che
inizieranno a prendersi cura di loro in una vera esperienza di accoglienza,
attraverso errori e correzioni di prospettiva. È nella nuova casa
e dopo alcune avventure che gli orrendi diventano gli Orrendi, un team
potente con la missione di salvare bambini in difficoltà in giro
per il mondo. Resta interessante e decisiva la questione che il testo pone, quella dei bambini orrendi, che non piacciono a nessuno. Qualcuno un po’ farisaicamente e preda di un attacco di buonismo potrebbe obiettare che in realtà non esistono, che i bimbi sono tutti belli e cari. Peccato che sia una menzogna. Per non andare troppo lontano a volte possono apparirci orrendi persino i nostri stessi figli, quando non ci piacciono (più), quando deludono le nostre (indichiarate) attese, quando fanno di tutto per toglierci la pelle da addosso (e noi glielo permettiamo). Eppure occorre partire da una certezza: non esistono bambini cattivi, esistono solo bambini incattiviti. Lo stesso vale per gli adolescenti tremendi, antipatici, stupidi, apatici o irresponsabili. Quando i ragazzi sono orrendi è perché è accaduto - o non accaduto - qualcosa, non si tratta di un dato di natura. Di là dal romanzo - che ha tutti gli elementi per piacere ai ragazzi,
persino ai meno “forti” nella lettura - ciascun membro dell’orrendo
trio ha qualcosa da dirci al riguardo. Morta ci invita a non credere alle
mascherate, non cedere mai alla tentazione di credere che un giovane possa
davvero essere uno zombie, un cadavere ambulante nel mondo privo di desideri
e interessi. In lui, da qualche parte, persiste sempre almeno un residuo
di normalità che sopravvive e chiede di essere resuscitato, rianimato
perché possa di nuovo darsi soddisfazione nella vita. Macabro, invece, ci aiuta a considerare le ferite dei bambini, che a volte non guariscono da sole, ma possono restare continuamente aperte, senza rimarginarsi. Accadrà se qualcuno saprà innanzitutto notarle e poi trattarle giudicando l’accaduto e ripartendo dal buono che comunque deve esserci stato nella storia personale fino a quel momento. Perché è dal buono che si parte sempre. Alla fine questo trio, su cui ero così dubbioso, suscita una sconfinata
simpatia, altro che repulsione. Verrebbe voglia di parlare personalmente
con ciascuno di loro e sentire bene cosa hanno da dire. Anche perché,
chi ha mai detto che debbano davvero restare Orrendi Per Sempre? |
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Per chi: per chi teme o ama la “diversità”.
Consigliato dai 9 anni Storia: Un inno alla diversità. Quattro ragazzi combattono ogni giorno contro la cattiveria e la diffidenza della gente nei loro riguardi. Morta, Macabro, Scossa e Albein sono infatti quattro teen mostruosamente “speciali” e quindi emarginati. Ma quando si incontrano, fanno squadra e proprio grazie alle loro “particolarità” si trasformano in eroi, in aiuto dei bambini in difficoltà Segno particolare: copertina “terrificante” e racconto ritmato. www.radiomamma.it Sono creature che appartengono
alla morte, alla notte, all’inesplorato. E’ facilissimo per
loro spaventarvi; ma se invece della vostra paura ascoltassero il loro
cuore e decidessero di cercarsi un amico? Il loro aspetto è orribile
e terrificante, i loro poteri sono sovrumani, ma per un amico, certo,
tutto cambierebbe. (Lucia, Libreria Moderna, Udine ). Consiglio vivamente questa piccola perla della letteratura per l'infanzia.
Ci sono libri che dovrebbero avere molta piu' visibilita' di quella che
in realta' hanno. "Orrendi per sempre" e' un capolavoro, per
lo stile di scrittura asciutto e diretto, il ritmo incalzante, il continuo
interesse e gli innumerevoli messaggi che trasmette ai ragazzi. In particolar
modo il senso della diversita' e dell'emarginazione come qualcosa da non
ignorare. I personaggi acquistano carisma dopo poche pagine e il semplice,
seppur sapiente intreccio, della trama conduce a un finale esaltante.
Comicita' e ironia condiscono la storia di questi 'macabri' personaggi
facendo sorridere il lettore, in particolar modo nella figura di Spizzo.
Questo libro non dovrebbe mancare nella vostra biblioteca, se amate la
letteratura per ragazzi. Il mio e' stato quasi un colpo di fulmine: visto
di passaggio per i corridoi della libreria e subito raccolto. Copertina
meravigliosa! Si vede anche al buio! Che piacevole scoperta! Non conoscevo questo scrittore e devo dire che
sono rimasto colpito positivamente. Il libro reinventa il classico gruppo
di super eroi in maniera ironica e briosa, con una scrittura molto scorrevole.
Grande cura anche per l'aspetto grafico (abbastanza insolita per un progetto
tutto italiano) con le splendide A dispetto del nome gli Orrendi per sempre (Giunti junior) sono una squadra
affiatatissima, sempre pronta a soccorrere i bambini in difficoltà:
Morta, Macabro e Scossa sono ragazzi molto speciali che scoprono i loro
poteri e la loro missione grazie ad Albein, genietto inventore. Il libro
è firmato da Aquilino: insegnante fino al 2006 che ora si dedica
a scrivere libri per bambini e ragazzi ma che è anche regista e
autore teatrale.
… questo nuovo romanzo che continua la vena neogotica del fantasy
italiano. Morta perde i pezzi del proprio corpo, ma li riattacca. Macabro è
deturpato da orrende ferite. Scossa lancia scariche elettriche. Albein
è un genio che non cammina. I quattro formano il gruppo degli “Orrendi”,
per difendere i bambini in difficoltà. In luoghi diversi del mondo vivono quattro ragazzi che, a causa del loro
essere speciali, si trovano a combattere quotidianamente con l’ostitlità
e la diffidenza della gente. Morta, nomen omen, è morta e spesso
perde pezzi del proprio corpo decomposto, riattaccandoli con noncuranza;
Macabro ha il corpo costellato di ferite infette e sanguinanti che non
si rimarginano mai; Scossa, quando prova qualsiasi emozione, lancia scariche
elettriche. Infine c’è albein, piccolo genio paraplegico,
rifiutato e isolato dai compagni che non ne comprendono l’intelligenza.
Sarà Albein, con una sua invenzione, a permettersi ai ragazzi di
incontrarsi e di trasformarsi negli “Orrendi”: un gruppo affiatato
di amici che riesce ad aiutare i bambini in difficoltà. A loro
si aggiungerà anche Spizzo, l’unico amico di Albein, un bambino
simpatico e coraggioso ma costantemente discriminato a scuola perché
straniero. Orrendi per Sempre! Se metti insieme una ragazza morta fuori ma non dentro, una ragazza che
da la scossa, un ragazzo malconcio che fa paura solo a guardarlo e un
babino di appena 7 anni intelligente e il gioco è fatto! componente del giornale web Dica, Duca |
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INTERVISTA PER LA FIERA DEL LIBRO DI BOLOGNA 1. Chi sono gli Orrendi?
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http://alpeggiononcemaifine.wordpress.com/ È con grande piacere che oggi ospito in questo mio piccolo spazio lo scrittore, attore e regista Aquilino. Di suo ho letto il libro Orrendi per sempre, il primo volume di una serie di romanzi di letteratura fantastica pubblicata da Giunti editore, che vi consiglio vivamente. È da poco uscito il secondo libro della saga e presto sarà mio. Nel frattempo Aquilino ha gentilmente deciso di accettare il mio invito per condividere con me e con chi volesse fermarsi a leggere queste righe un suo pensiero su questo lavoro. Dopo questa premessa non mi resta che dire, parola all’autore… *** Cari Orrendi, vi penso come amici e quando vi scrivo emerge un forte legame di fratellanza. Il primo Orrendo della mia vita è stato il bambino serio e attonito che ho visto nello specchio. Ciao, gli ho detto. Lui ha chinato lo sguardo, intimidito. Poi mi ha fissato, mi ha rivolto un sorriso coraggioso e mi ha sussurrato: Non sei più Orrendo. No, sono cresciuto, ma cresciuto su di te, sulle tue fondamenta di solitudine e paura. Mi sussurri: Ricordi?. Sì, ma non tutto. Del dolore patito mi rimane solo un’impressione di autunno piovoso; tutto il resto l’ho lasciato andare, ed è giusto così. Non vivo del passato, ma del presente. Tu, però, anima mia bambina, sei la radice inestirpabile. Piangevi disperato, quando la nonna ti lasciava, disperata anche lei, all’asilo. Ti porgeva caramelle che rifiutavi. Poi se n’andava, e tu eri solo in mezzo a bambini dispettosi e prepotenti, e ad altri che piangevano come te, facendoti sentire ancora più disperato. Ma le lacrime si sono estinte, il tempo non dà loro tregua, la vita le asciuga in fretta, e ti conquista con i sorrisi e le risate. Avevi tanti amici, a scuola. Perché, allora, ti sentivi così diverso? Così inadeguato? Avevi amici ed eri bravissimo in tutte le materie, perfino in matematica. Nessun calcolo, però, spiegava la sensazione di essere “orrendo”. Te la sei tenuta dentro, non l’hai disintegrata come la lacrime; e ha contribuito alla tua visione di vita: ciò che brilla, ciò che è facile, ciò che è ridanciano, ciò che ha successo, ciò che pone al di fuori e al di sopra degli altri, ciò che è limitato e meschino… non faceva e non fa per te. Hai sentito un’attrazione per l’armonia nascosta, per la diversità e la sofferenza, per la sensibilità panica, per la gioia contenuta, per la visione oltre, per l’empatia universale. Orrendo tra i normali, privo della patente di adeguatezza e omogeneità, hai sempre trovato stimoli e gratificazioni negli Orrendi: disabili, geni, artisti, idealisti, alternativi, vagabondi, paria, emarginati, diversi, ostinati ribelli, convinti libertari. Ora, anima bambina diventata scrittore, cerchi nell’orrendo e nello straordinario ciò che non dicono i telegiornali e i giornali, gli autori di best-seller e gli opinionisti, i politici e i religiosi: la verità di un mondo che è, nonostante tutto, orrendo, e non va nascosto. Che serenità, alla fine, essere Orrendi! |
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I segreti di Blaad – commento Postato il 9 luglio 2011 da Chagall Eccomi giunto alla fine della settimana dedicata agli Orrendi, i protagonisti dei libri Orrendi per sempre e I segreti di Blaad dello scrittore Aquilino, pubblicati da Giunti Junior editore. Per concludere lascio un mio commento inerente a I segreti di Blaad, il secondo libro della saga. La prima cosa che salta all’occhio del nuovo romanzo è il numero ridotto di pagine: 188 rispetto alle 280 del libro precedente. All’inizio la cosa mi era dispiaciuta, ma a lettura conclusa si è rivelata positiva. La storia ha un ritmo più serrato e gli eventi risultano più concentrati. Insomma, non ci si annoia. L’unico personaggio che trovo sia stato trascurato è proprio quello da cui prende titolo il romanzo, Blaad. Un cattivo così affascinante avrebbe meritato qualche pagina in più completamente per sé. Altra soluzione che non mi ha convinto pienamente è il modo in cui Jasmine riesce a togliere da una situazione pericolosa lei e Spizzo grazie alla provvidenziale comparsa di una bomboletta al peperoncino. L’ho trovata una soluzione un po’ forzata. Per il resto il libro scorre veloce e piacevole. L’autore, come spero si evinca dalle varie citazioni che ho lasciato nei post precedenti, dissemina nel racconto dei messaggi i importanti. Parla di emarginazione del diverso, delle difficoltà che affronta una grande famiglia moderna ed esorcizza con ironia le nostre grandi paure. Ma è tutto sempre funzionale alla storia, ed è questo che più apprezzo della scrittura di Aquilino. Fa pensare con un sorriso, non si ha mai la sensazione che voglia insegnare. Il messaggio alla fine arriva comunque. Per finire, e credo che l’autore sarà d’accordo con me, una lode al talentuoso illustratore Iacopo Bruno, che ha saputo davvero cogliere lo spirito di entrambi i libri e dei suoi protagonisti. I segreti di Blaad, Aquilino Villa SentimentoRiporto la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi e questa interessante recensione e intervista
di Voce del silenzio riguardanti il primo libro della serie, Orrendi per
sempre. Blaad Nome: Blaad (con risata satanica di accompagnamento!) Come tutti i cattivi ha una folta schiera di perfidi aiutanti: Gorilla Pipistrelli succhiasangue *** Da pagina 34 de I segreti di Blaad: «Ho letto la cronaca della vostra impresa nel deserto di Nothing. Notevole. Non vi hanno dato una medaglia? Certo che no. Le medaglie lo so io a chi le danno, ma non ve lo dico nemmeno. Voi comunque meritate molto di più». *** Le illustrazioni sono di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post riguardanti gli Orrendi.
Zura Nome: Zura *** Da pagina 19 de I segreti di Blaad: «A volte» le sussurrava nei rari momenti in cui se ne stavano
sole, quando a parlare era soprattutto Jasmine «vorrei che anche
gli altri potessero vedersi una sola volta come saranno dopo morti. Te
li immagini, al mattino, che si guardano nello specchio e vedono solo
un teschio? Chissà che urlo! Ma almeno ti capirebbero un poco di
più». *** Il ritratto di Aquilino: Essere morti in vita è dura, ci si ritrova circondati da viventi che rifuggono da tutto ciò che richiama la fine delle cose. E che giudicano “stregonesco” e “innaturale” il rimescolamento inaccettabile di vita e morte, due realtà distinte e contrapposte. Ma è ancora più dura ritrovarsi alla guida di un popolo intero di morti viventi. Un popolo non solo perseguitato dai vivi, dai quali devono tenersi lontani per non finire annientato sui roghi. Ma preso di mira da un demonio come Blaad che vuole strappare il segreto dell’immortalità. Ci sarà mai pace, per Zura? Morta le insegna che una possibilità di vita con i vivi esiste, ma lei ha un popolo sulle proprie spalle. Lei non è libera di pensare solo a sé stessa. Lei è Zura, morta guida di morti. Le illustrazioni sono di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Jasmine Nome: Jasmine *** Da pagina 15 de I segreti di Blaad: *** Il ritratto di Aquilino: Chiunque abbia posato un piede oltre il confine della vita, nella regione gelida della morte, viene condizionato e forse condannato a una visione estatica della vita, con una saggezza acquisita che forse ne penalizza la vivacità. E invece Jasmine è uscita dal coma come se si fosse trattenuta a lungo in un bel sogno. Si sente ancora più piena di voglia di vivere, carica di curiosità e di voglia di partecipare. La sua simpatia per Spizzo è affinità elettiva. Dovrebbe averla anche per Scossa, e invece scopre in lei la rivale. Come un fiume che chiede argini per contenere le piene, trova rifugio in Morta: entrambe conoscono l’aldilà. Morta ci abita, Jasmine ci pone risorse a cui un giorno potrà attingere. Le illustrazioni sono di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Interrompo momentaneamente la serie di post sugli Orrendi per riportare
alcune importanti novità riguardanti la saga di letteratura fantastica
Storia di Geshwa Olers, dello scrittore veronese Fabrizio Valenza. Per
le ragioni illustrate in questo post Fabrizio ha deciso di rendere i prossimi
volumi disponibili per il download digitale, come avveniva all’inizio
della sua carriera in campo editoriale. Una decisione coraggiosa che,
condivisa o meno, merita tutto l’appoggio dei lettori. Per finire,
un complimento a edizioni Domino, che liberando i diritti dei libri si
dimostra davvero aperta nei confronti dell’autore e dei lettori. Scossa Nome: Scossa *** Da pagina 23 de I segreti di Blaad: *** Il ritratto di Aquilino: Tempeste ormonali? Personalità prorompente? Adolescente caratteriale? Personalità passionale? Scossa è solo un’adolescente con tanta energia in corpo da diventare “elettrica”. Vive con entusiasmo ogni situazione, si butta nell’avventura della vita con tutta la potenza della sua visione semplice e immediata delle cose. Non esita mai, sa sempre che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. E se compie azioni avventate, pazienza. Meglio agire, che perdersi nei labirinti filosofici di chi scalda le sedie. Lei, seduta, ci sta davvero poco. Facile che tra lei e Morta, più ponderata e profonda, sprizzino… scintille. Scossa è il ruggito della primavera, Morta il silenzio immobile dell’inverno. Ma la primavera scaturisce dall’inverno e l’inverno sfocia nella primavera. Illustrazioni di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Un breve post per ringraziare lo scrittore Aquilino. Già partecipe
dell’iniziativa Parola agli autori, qui trovate il suo intervento,
ieri mi ha contattato offrendosi di regalare per ogni Orrendo un suo personale
ritratto. Apprezzo molto la sua voglia di interagire con me e i suoi lettori,
e questa sua partecipazione darà un valore aggiunto alle presentazioni
dei personaggi. Ho già aggiornato i post dedicati a Albein, Spizzo,
Morta e Macabro e annuncio così che i rimanenti Orrendi si avvarranno
di questa graditissima partecipazione. Grazie Aquilino! Macabro Nome: Macabro *** Da pagina 49 de I segreti di Blaad: «Abbiamo trovato persone che ci vogliono bene e noi che cosa facciamo?
Litighiamo. Vi ricordo che abbiamo fatto un giuramento: “Orrendi
per sempre!” Lo stiamo già tradendo, perché non andiamo
d’accordo nemmeno tra di noi. Allora forse è meglio che ognuno
se ne torni…» *** Il ritratto di Aquilino: Dolce di carattere, timido, rappresenta l’infanzia violata, la terribile realtà delle violenze sui bambini. Ha conosciuto il dolore nelle sue forme più atroci e ciò gli consente di capire a fondo gli altri. Non pensa mai a sé, la sua preoccupazione è solo lenire la sofferenza altrui, con un’empatia che lo rende taumaturgo. Macabro ha una visione terrificante del mondo, ma sa affrontarla con forza e serenità. Solo la saggezza, sembra dirci, può aiutarci a uscire dalla sofferenza. Egli quindi è anche il pacificatore, colui che fa superare i conflitti. Illustrazioni di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Morta Nome: Morta *** Da pagina 128 de I segreti di Blaad: «Io però non voglio cambiare il mio nome» disse Morta.
«Voglio solo conoscere…» *** Il ritratto di Aquilino: Non solo è morta, ma è anche priva di un passato. Da dove viene? Come ha fatto a ridursi così? Morta rappresenta la capacità dell’infanzia di porsi domande importanti. Non importa che non si conoscano le risposte, importa solo che si percepisca il mistero dell’universo, e il fascino delle sue contraddizioni: la morte in primo piano. Ella va scoprendo, giorno dopo giorno, quanto l’essere morta la avvicini ancora di più ai vivi. Sviluppa una sensibilità finissima che nulla cede al sentimentalismo. Morta sa condividere il dolore altrui, ma è concreta, tanto che a volte può apparire assente o fredda: abita sul confine tra la vita e la morte e vede le cose da un punto di vista privilegiato. Le illustrazioni sono di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Spizzo Nome: Spizzo *** Da pagina 24 de I segreti di Blaad: «E siete così diversi l’uno dall’altro! …Ma
questo è un valore, no? Eravamo tutti d’accordo sul difendere
la nostra diversità, non è vero?» *** Il ritratto di Aquilino: Energia allo stato puro, spontaneità irrefrenabile, fedeltà assoluta nell’amicizia, curiosità incontrollabile, coraggio quasi irresponsabile, Spizzo è la gioia di vivere dell’infanzia. Si ribella a ogni forma di controllo e ricorre a ogni mezzo, anche alla bugia, pur di affermare la propria libertà. Detesta la routine, rifugge dalla noia, ha un costante bisogno di emozioni: è nato per l’avventura. Le illustrazioni sono di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. Albein *** Da pagina 57 de I segreti di Blaad: Annette annuì come se comprendesse la legittimità del suo rifiuto. Sospirò. «Le nostre maledette paure» disse poi più a sé stessa che agli altri. «Ci seguono sempre e ovunque. Certo che liberarsene sarebbe un sollievo. Ma ci vuole un grande coraggio. Chi vuole il limone nel tè?» *** Il ritratto di Aquilino: Albein è la creatività infantile che sboccia come un prodigio, nella semplicità di una mente pura. Quando manipola la materia, in lui non c’è nessuna ricerca di potere. Egli non vuole dominare, ma solo risolvere problemi. Agisce come se tutto fosse un gioco affascinante. Non ci sono barriere e non ci sono pregiudizi, solo l’accettazione di quanto può essere grande e vario il mondo. Egli rappresenta la libertà di coscienza e di pensiero, e il rispetto per l’esistente. I coetanei lo vedono come un saccente capace di scardinare i rapporti di forza e di far risaltare la loro ignoranza e le loro meschinità. Gli adulti lo temono perché la sua genialità lo pone al di fuori delle convenzioni sociali e al di sopra dei rapporti utilitaristici. Illustrazioni di Iacopo Bruno Riporto per concludere la pagina riassuntiva con i link di tutti post
riguardanti gli Orrendi. È stata dura, i signori Grirasole non sono certo tipi da scendere a compromessi per quanto riguarda i loro figli, ma alla fine li ho convinti. È con grande piacere che annuncio che da domani queste pagine si animeranno della presenza di ospiti davvero speciali: gli Orrendi! Sto parlando ovviamente del fantastico gruppo di eroi nato dalla penna dello scrittore Aquilino. I protagonisti dei libri Orrendi per sempre e I segreti di Blaad, pubblicati da Giunti Junior editore. Ogni post sarà l’occasione per conoscere più da vicino uno dei personaggi dei due romanzi, e soprattutto per condividere alcuni passi del libro che mi hanno colpito con chi si trovasse a passare da queste parti. Auguro a chiunque buona domenica, e corro a procurarmi un kit di primo soccorso. Con gli Orrendi non si sa mai cosa può accadere! Di seguito, la lista dei post dedicati agli Orrendi: Parola agli autori – Aquilino Inserito in Libri | Etichette Aquilino, booktrailer, Giunti editore, I segreti di Blaad, Orrendi per sempre | Lascia un commento
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giovedì 7 luglio 2011 Quattro ragazzi, in parti diverse del mondo, combattono quotidianamente con l'ostilità e la diffidenza della gente a causa del loro essere "speciali". Morta è morta: spesso perde pezzi del proprio corpo decomposto e li riattacca con noncuranza; Macabro è costellato di ferite infette e sanguinanti, che non si rimarginano mai; Scossa lancia scariche elettriche potentissime quando prova qualsiasi emozione e Albein ha un'intelligenza spaventosa, ma non può usare le gambe. È una formidabile invenzione di Albein a farli incontrare e a trasformarli (non senza qualche disavventura!) negli Orrendi, un gruppo affiatato che grazie alle proprie "caratteristiche" riesce a portare aiuto ai bambini in difficoltà. Orrendi per sempre è un libro che mi piacerebbe fosse letto da
mio figlio, se mai ne avrò uno. La storia è, almeno in apparenza, un horror, con creature tipiche
del genere, quali una sorta di zombie, un altro bambino orrendo pieno
di piaghe e ferite che non si rimarginano, una bambina che lancia scariche
elettriche. Ma, allo stesso tempo, siamo in un romanzo sociale, che trae
spunto anche da eventi catastrofici che si ripetono spesso nel nostro
mondo, come i bombardamenti che subisce la città di Macabro. Siamo
anche in un romanzo fantastico, indubbiamente, e in un romanzo d'avventura,
perché di avventura, specialmente nella seconda parte della storia,
ce ne sarà molta. L'autore ha saputo tessere un mondo fantasioso ma con solide basi reali. Con una scrittura fluida e dei personaggi simpatici e bizzarri ha portato in vita una storia originale e interessante, che trascina il lettore nel gruppo degli Orrendi per Sempre, facendolo sentire a casa. E durante il divertimento, le invenzioni geniali e le missioni di questi ragazzini 'speciali', ci viene fatto notare che essere diversi non è affatto semplice, ma essere tutti omologati è forse più difficile. Un bellissimo libro, quindi, che si legge velocemente e con grande piacere. Si ride e si riflette allo stesso tempo e ci si sorprende dinanzi alle belle idee dell'autore! Tra l'altro, vi segnalo con piacere che, sul blog di Chagall, si possono conoscere i protagonisti di queste avventure più da vicino. E per non farci mancare assolutamente niente, abbiamo anche l'onore di
avere Aquilino, l'autore del romanzo, ospite del blog. La sua presenza
qui è graditissima e io lo ringrazio infinitamente per la sua gentilezza
e la sua disponibilità. Chi è Aquilino? Come nasce “Orrendi per sempre”? "Orrendi per sempre" è un po' un tributo al 'diverso'.
Credi che siamo ancora molto restii al diverso? E come mai secondo te? Allo stesso tempo è anche un bel tributo all'autoaccettazione,
all'amarsi per come si è fatti. In questo siamo tutti un po' orrendi?
Vorremmo un po' tutti essere diversi, secondo te? Cosa dobbiamo aspettarci dal seguito di "Orrendi per sempre",
da poco nelle librerie? Ho letto che hai fatto l'insegnante. Questo ha influito sulla tua scrittura,
specialmente quella rivolta ai ragazzi? Ci parli dei libri per adulti che hai scritto, che mi sembrano molto
interessanti? Progetti futuri? |