IL TEATRO DEI PASSERI Siamo al quarto anno di
attività. Anno di cambiamenti. La compagnia si è
finalmente ridimensionata: da sedici a nove attori. L'ho
ritenuto indispensabile per un lavoro più ordinato
ed efficace. I ragazzi hanno chiesto di cambiare genere.
Basta con le arlecchinate. Si allestisce "L'ANGELO
DEI MORTI". Ecco l'elenco dei Passeri:
Nicola Crippa, Melone Matteo, Francesca
Brunelli, LOorenzo Bedostri, Gilberto Gerundini, Giovanni
Gerundici, Tommaso Canovi, Lara De Ruvo, Martina Attinà.
L'età va dai dodici ai quindici anni. LORENZO. Tenebros
è un diavolo tentatore. Il suo obiettivo è
assicurare quante più anime possibile all’inferno.
È in competizione con Michela, ma alle esibizioni
di potenza preferisce la furbizia e la diplomazia. Al fanatismo
di Michela contrappone il cinismo di chi intuisce che tra
gli opposti non c’è differenza. Nell’aldilà,
l’angelo Jehuel si rifiuta di continuare a raccattare
le anime dei morti. Sfugge all’arcangela Michela e
si tuffa… sulla Terra, con il plauso del diavolo Tenebros.
Si ritrova nel giardino di Spam che con gli amici Bug e
Chat si diverte a fare scherzi stupidi e crudeli. Suo padre,
Tomtom, sta per essere arrestato per un’infinità
di reati, mentre sua madre, Barbi, pensa solo alle prossime
vacanze. Accolto dai tre ragazzi, Jehuel si presta alla
realizzazione di un progetto strampalato: mettere in comunicazione
vivi e morti in internet. Il risultato è invece che
dall’aldilà richiamano la prozia di Spam, Manga,
furibonda per come le hanno conciato la casa.
Una lezione con
Giulia Viana
novembre
2011 Il Comitato
organizzatore: Silvia
Camera, Silvia Rossi, Marina Betti, Annamaria Vigarani LO SPETTACOLO DEL 2012 ottobre 2009 - maggio 2010
L'ARLECHIN LADRO E LADRON Martina Attinà, Elio Canovi,
Lara De Ruvo, Tommaso Canovi, Giorgio Rivolta, Cristiana Bolamperti,
Francesca Brunelli, Lorenzo Bedostri, Alessandro Massara, Matteo Melone,
Sofia Farioli, Gilberto Gerundini, Nicola Crippa, Robin Reale.
Arlechin, sempre affamato, segue il
consiglio di Zanni: cercarsi un padrone e derubarlo. Ma lui
di padroni ne prende addirittura due: Florindo e Pantalone,
le cui dispense saccheggia. Entrambi corteggiano Isabella,
ma Florindo vuole sposare Flavia, figlia del ricco Pantalone.
Di Flavia è innamorato Lindoro, figlio del dottor Balzano.
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Il “Teatro dei passeri” apre ogni spettacolo con la parata degli attori. Essi accedono al palcoscenico dal fondo della sala, quasi fossero ancora i girovaghi del carro di Tespi. L’entrata è gioiosa e ognuno presenta il proprio personaggio con frizzi e lazzi, ma soprattutto accennando alle interrelazioni ancora confuse e non significative. Perché è proprio dalle relazioni tra di loro che nasce l’azione scenica.
Ma in che modo?
Tuttavia, mentre un personaggio si esprime, gli altri sono ancora partecipi dell’azione drammatica, solo che non hanno la parola e sono stati mandati altrove, lontano dagli sguardi del pubblico. Quando sono fuori scena, che cosa fanno i personaggi? Rimangono tali o ridiventano attori per briciole di tempo che impiegano per concentrarsi sulla parte o per rilassarsi o per bere un sorso d’acqua o mandare un sms? Se rimangono personaggi, devono sentirsi spaesati, dietro i fondali, in un mondo che non è più quello del dramma, ma quello tecnico che ne sostiene la rappresentazione, nel quale il personaggio non ha più senso, né diritto di esistere. Egli non può fare che una cosa: ritornare sulla scena anche se non è il proprio turno e cercare un senso alla propria assenza temporanea trasformandola in presenza discreta e sensata. In fondo, quello è il suo spazio, quello è il suo tempo, quelle sono le persone con le quali ha relazioni che conosce. Un tecnico per lui non è altro che un alieno.
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IL TEATRO DEI PASSERI ottobre 2008 - maggio 2009
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Sedici ragazzi e un progetto avviato dal Comitato Genitori dell’istituto “Verjus”: un anno di teatro, circa venticinque incontri settimanali di due ore. Troppi iscritti per un testo unico. Si formano due gruppi e ognuno in poco più di venti ore deve realizzare uno spettacolo. I due spettacoli sono paralleli e li raccorda il fantasma di Arlecchino alla ricerca del “teatro vero”, quello della commedia dell’arte.
In un teatro un improbabile regista con la sua stramba compagnia progetta uno spettacolo e propone esercizi agli attori. Il fantasma di Arlecchino li osserva disgustato: i suoi colori sono sbiaditi perché il teatro delle maschere fa ormai parte della storia. Ma ecco arrivare dalla platea un Arlecchino in carne e ossa, e con lui Zanni, Pantalone, Florindo, le servette… e perfino Carnevale e Quaresima! Signore e signori, si va a incominciare.
ARLECCHINO, Tommaso Canovi - CARNEVALE, Lorenzo Bedostri - COLOMBINA, Veronica Tornese - DORINA, Lara De Ruvo - FLORINDO, Alessandro Massara - PANTALONE, Andrea Morello - QUARESIMA, Francesca Brunelli - ROSINA, Miriana Caprera - ZANNI, Giorgio Rivolta.
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Anteprima alla presenza dei genitori. |
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A Milano per assistere a "Arlecchino servitore di due padroni", con visita del Teatro Studio accompagnati da Stefano De Luca e incontro con gli attori, in particolare con Enrico Bonavera. |
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Prova generale nella casa di riposo "Pariani" di Oleggio. |
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Gianna Cannaos alle scenografie. |
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Lo spettacolo al Teatro Comunale di Oleggio, giovedì 21 maggio 2009. |
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